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Parlare di dieta durante le feste dovrebbe essere vietato, lo sappiamo: ma se si trattasse della "dieta del buon umore"? Hai capito bene, puoi seguire una dieta con l'idea di essere più sano e magari anche perdere qualche chilo di troppo, rimanendo sorridente e sereno.
Vediamo chi l'ha inventato e come si può continuare la dieta del buon umore.
Cosa fa fallire una dieta? È da questa domanda che è partito il nutrizionista francese Marc Messegué, figlio di Maurice Messegué, inventore di un famoso metodo dimagrante e sostenitore dell'importanza delle tisane e delle erbe officinali come supporto alla dieta. Messegué sostiene che una dieta troppo restrittiva, che permette di mangiare troppo poco o solo alcuni tipi di cibi poco appetibili, porterà necessariamente ad uno stato di cattivo umore e nervosismo, e quindi al fallimento del processo stesso.
Pertanto, restrizioni alimentari eccessive e la categorizzazione degli alimenti in "buoni" e "cattivi", "consentiti" e "cattivi" sarebbero sbagliate, sarebbe anzi il modo migliore per non resistere abbastanza a lungo da ottenere risultati. Quel che è peggio, potrebbe addirittura portare a sviluppare un cattivo rapporto con il cibo stesso.
Allora cosa fare? Tutto partirebbe dall'effettuare un'alimentazione sana ed equilibrata, varia e gustosa, non ipocalorica, con l'aiuto di tisane e superfood come il tè verde per garantire idratazione e depurazione. Questo vale per 6 giorni alla settimana su sette: solo un giorno, tuttavia, sarebbe interessato da un apporto calorico inferiore.
Essere soddisfatti, ben disposti e non affamati, anzi di buon umore, sarebbe la chiave del successo. E puoi farti aiutare da cibi freschi e sani che aiutano a regolare i livelli di serotonina, l’ormone del buon umore, nel sangue. Qualche esempio? Banane, avena, cioccolato fondente, frutti di bosco, frutta secca, caffè e pesce azzurro sono veri alleati per il sorriso a tavola!
I benefici, secondo Messegué, sarebbero notevoli: in pratica, così facendosi sta a dieta per 52 giorni all'anno, dato che l'anno è composto da 52 settimane. Questo numero sarebbe sufficiente per creare un piano alimentare sano e costante, perfettamente sostenibile nel lungo termine e non traumatico, quindi facile da seguire.
Per essere efficace, ovviamente, va inteso nel modo corretto: non significa affatto poter mangiare eccessivamente per 6 giorni e poi digiunare per un giorno. Significa seguire una dieta variata senza privazioni, ma sempre sana ed equilibrata, per 6 giorni, per poi ridurre leggermente le calorie introdotte il settimo giorno.
Inoltre, sport e trattamenti estetici sarebbero fondamentali come coadiuvanti. Camminare almeno mezz'ora al giorno, correndo, allenati con i pesi, fai pilates: scegli la disciplina che preferisci e praticala con costanza, magari magari concedendosi ogni tanto un bel massaggio drenante o quell'impaccospirulina che fa tanto bene alle gambe.
Controindicazioni? Sicuramente pochi, poiché non ci sono cibi proibiti o bevande magiche da assumere. Forse l'unico elemento da non sottovalutare è non esagerare con lo sport durante la giornata di deficit calorico: un'attività sportiva troppo intensa potrebbe causare qualche calo della pressione sanguigna o rischiare di alzare troppo l'appetito, boicottando l'unico giorno di moderata restrizione.
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