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È sicuramente lo sport del momento: il padel è stato una vera e propria esplosione, sia in termini di successo di pubblico che, di conseguenza, nella nascita di centri sportivi dedicati, associazioni e competizioni ufficiali in la zona.
Questa versione "semplificata" del tennis nasce intorno agli anni '70 e proviene dai paesi del Sud America, dove è già popolare da decenni, ad esempio in Messico, Argentina e, in generale, in Spagna e in tutto il mondo ispanico.
Da circa 5 anni la disciplina è arrivata anche in Italia, anche grazie alla partecipazione attiva di tanti atleti famosi in altre discipline - ex calciatori, ad esempio - e vip che hanno dimostrato pubblicamente il loro amore per il padel!
Si gioca con 4 giocatori, due contro due: la pallina è una pallina da tennis, mentre le racchette sono diverse, generalmente hanno una struttura e una piastra in carbonio "forata" con anima in gomma.
La logica del punteggio è la stessa del cugino tennis: la grande differenza sta nel fatto che la palla può rimbalzare una volta a terra e poi una o più volte contro le pareti di vetro, ed essere comunque giocata dagli atleti.
L'attrezzatura, infatti, è piuttosto semplice e leggera. Basta munirsi di una buona racchetta, chiamata pala, maglietta e pantaloncini, e un paio di scarpe con suole che ti permettano di avere grip e non scivolare sul fondo del campo.
Le partite possono durare in media da una a due ore, la prenotazione tipica è di un'ora e mezza, ma dipende anche dal livello dei giocatori.
I due membri del team hanno ruoli abbastanza definiti. Di norma, il giocatore di destra ha un ruolo più difensivo e strategico, mentre quello di a sinistra è più offensivo, con un gioco esplosivo e offensivo.
Termini come bandeja, globo e vibora suonerà familiare a chi ama questo sport: sono alcuni dei colpi principali.
Ma perché ti piace così tanto? La tendenza del padel non sembra voler fermarsi e questo dipende dal gioco stesso. Divertente e social, è perfetto per moltissime tipologie di persone, indipendentemente dal sesso, dalla preparazione atletica, dal tempo a disposizione e dalle capacità tecniche.
In effetti, c'è chi ama il padel semplicemente come momento di divertimento e di incontro con gli amici.
Altri lo considerano un ottimo sport per mantenersi in forma, dato che brucia molte calorie ed è anche una disciplina molto meno faticosa di altre, che permette di giocare a lungo senza incorrere in infortuni o particolari stress muscolo-scheletrici.
Infine, però, c'è anche la componente competitiva. Molti iniziano giocando e poi vogliono migliorare la propria tecnica e strategia per poter competere in competizioni e tornei ufficiali, organizzati dai centri sportivi insieme al FIT, la Federazione Italiana Tennis, di cui fa parte anche il padel tennis.
Per passare da semplici amatori allo step successivo, e diventare atleti competitivi, è sicuramente una buona idea prendere lezioni da istruttori di Padel qualificati.
Abbiamo chiesto a Luca Bottini, istruttore di Padel FIT, che insegna al centro sportivo, la sua opinione sul perché il padel è così popolare e come si sta evolvendo in Italia, che insegna al centro sportivo K-Padel&Tennis di Novara: “Il padel è lo sport dei 3000, perché facile e poco impegnativo. In Spagna e Argentina si pratica già da tempo, ma ora l'Italia sta spingendo forte e negli ultimi Negli anni la crescita sia dei giocatori che dei campi è esponenziale, noi come K-Padel&Tennis siamo in prima linea e crediamo fortemente che questo sport possa diventare uno dei più praticati a livello nazionale. L'obiettivo principale è quello di crescere rapidamente come scuola di Padel e portare i nostri giovani a competere con i Paesi che in questo oggi sono ancora anni luce avanti a noi. ambito”.
L'alimentazione ha un impatto enorme su questi sport in cui è richiesto un livello più aerobico, di resistenza in una partita che può durare più di 90 minuti e un livello più anaerobico, a causa dei continui sprint necessari per recuperare i palloni più veloci e spostarsi in campo per difendere il fondo o conquistare la rete.
Il dispendio energetico medio orario è stimato intorno alle 600 calorie, quindi piuttosto elevato. Ma quali consigli dietetici vale la pena tenere a mente?
Anche i professionisti del settore affermano che un'alimentazione corretta ha un forte impatto sulla prestazione in campo. Fernando “Bela” Belasteguin, uno dei campioni storici della disciplina, ha commentato in una recente intervista che avere una dieta quotidiana equilibrata fa parte del suo professione.
Un altro grande nome degli sport di racchetta, il talento internazionale del tennis Novak Djokovic, ha parlato anche di alimentazione e prestazione sportiva, scrivendo addirittura un libro su come imparare ad ascoltare il proprio corpo e iniziare una dieta molto attenta, senza glutine e senza lattosio, facendone il campione lo è oggi. Il suo prodotto preferito per la colazione sembra essere il miele di Manuka!
L'integrazione alimentare, quindi, è fondamentale, soprattutto se si gioca spesso e ad alti livelli: superfood energizzanti come la maca sono ottimi per dare una vera spinta alla metabolismo.
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