Dieta DASH, cosa mangiare e per chi è indicata
Quando usiamo il termine “dieta” spesso commettiamo l’errore di pensare esclusivamente a una necessità di dimagrimento. Non è così, la parola “dieta” indica un regime alimentare in generale, finalizzato a una pluralità di obiettivi a seconda del soggetto e delle esigenze di salute. La dieta DASH, ad esempio, è indicata soprattutto per chi soffre di problematiche legate alla pressione alta.
Cos’è la dieta DASH e come funziona
DASH è un acronimo, dall’inglese Dietary Approaches to Stop Hypertension: un approccio alimentare volto a combattere proprio l’ipertensione.
È stato studiato e messo a punto dal National Heart, Lung, and Blood Institute (NHLBI), il centro di ricerca americano con sede nel Maryland, che si occupa nello specifico di pazienti con disturbi legati a una pressione sanguigna troppo alta. Agli studi ha contributo anche l’Università di Harvard.
Questo modello alimentare, quindi, punta a migliorare la salute generale dell’organismo tenendo a bada la pressione, sia in chi ha bisogno di abbassarla sia in chi è sano e non vuole rischiare che la pressione si alzi in futuro.
Una prospettiva salutistica e un’origine assolutamente scientifica per questa dieta, che si pone come uno schema per imparare a mangiare bene, in modo vario, seguendo la stagionalità degli alimenti, senza stravizi e con pochi condimenti.
Il sale, infatti, insieme ai grassi “cattivi”, vengono individuati come principali responsabili di disturbi cardiovascolari, respiratori e renali, del sovrappeso, del colesterolo alto e dell’ipertensione in sé. Limitarne l’assunzione è la chiave per nutrirsi in modo corretto, senza rinunciare al gusto.
Alimenti consigliati e sconsigliati nella DASH
Sì al consumo di frutta e verdura freschi, di stagione, nella quantità desiderata, abbinati a farine e cereali integrali, più salutari rispetto a quelli raffinati.
Come condimenti, sì a piccole quantità di olii vegetali come quello d’oliva o l’olio di cocco, mentre sono da evitare salse e intingoli industriali, troppo carichi di grassi saturi e zuccheri. Bene il pesce azzurro e i semi oleosi come fonti di grassi “buoni”. Moderare il più possibile l’aggiunta di sale nelle pietanze!
Sì alle proteine vegetali e a quelle animali magre, come latticini magri, mentre meglio evitare formaggi e salumi perché anch’essi ricchi di grassi e sale.
In generale, i cibi processati industrialmente sono da limitare, meglio cucinare in casa pasti freschi e bilanciati. Meglio mettere un freno, quindi, agli snack come chips e similari, piuttosto preparate del popcorn homemade!
Non eccedere con i dolciumi ma, anche in questo caso, un buon dolce casalingo fatto a mano è la soluzione più gustosa e sana!
Perché la DASH può fare bene
In fondo, non è nulla di così rivoluzionario: la dieta DASH mette solo nero su bianco delle linee guida salutari a tutto tondo, perché sappiamo benissimo che limitare sodio, grassi e cibi industriali è un bene per chiunque.
Può anche essere seguita per perdere peso ma, in generale, si tratta semplicemente di un buon regime alimentare da far proprio nel quotidiano.
Attenzione solo a non demonizzare il sale in valore assoluto: una piccolissima quantità di sodio è importante per la nostra salute e, soprattutto in estate o per chi invece soffre di pressione troppo bassa, la sua completa eliminazione potrebbe essere un rischio.
Sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia prima di intraprendere qualsiasi tipo di dieta!
Fonte: https://www.nhlbi.nih.gov/health-topics/dash-eating-plan
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