Dieta dei colori: come funziona e quali alimenti scegliere
La dieta dei colori è un modo semplice, visivo e immediato di categorizzare gli alimenti per tonalità. Solo una moda senza fondamento scientifico?
Non proprio: in verità, infatti, il colore di ogni cibo è spesso determinato da un nutriente principali in esso contenuto. Quindi è sensato supporre che cibi dello stesso colore contengano all’incirca gli stessi elementi nutritivi e, quindi, possano fare bene per determinate carenze o necessità dell’organismo.
Andiamo a vedere nel dettaglio quali sono le “nuance” e le caratteristiche della dieta dei colori!
Come funziona la cromodieta, la dieta dei colori
In pratica, per intraprendere questo vivace piano alimentare, bisognerebbe seguire per ogni giorno della settimana un colore: lunedì rosso, martedì giallo-arancio, mercoledì blu-viola, giovedì verde e venerdì bianco, mescolando i colori solamente nel weekend.
Questo porterebbe un beneficio perché, con una categorizzazione così stringente, risulterebbe più semplice introdurre tutti i micronutrienti, anziché consumarli in modo casuale rischiando di mangiare solo cibi rossi o solo verdi, ad esempio.
Si tratta di un regime alimentare molto semplice da seguire, in realtà, perché non esclude nessun cibo, semplicemente li raggruppa per “Pantone”. È anche molto divertente e colorato, appunto, quindi potrebbe piacere persino ai bambini, che spesso con alcune tipologie di verdure fanno un po’ di fatica. Spiegare loro che è un gioco e che bisogna mangiare tutti i colori per essere sani è un’ottima idea per convincerli che anche i broccoli hanno il loro perché!
È sostanzialmente una dieta plant-based perché, generalmente, questa clusterizzazione dei cibi riguarda principalmente il mondo vegetale, quindi frutta, verdura, germogli, semi e legumi.
Le categorie di alimenti della dieta dei colori
La dieta dei colori o cromodieta suddivide i cibi in 5 macrocategorie, in base alla propria colorazione e, quindi, ai micronutrienti che vi sono contenuti.
- Rosso è la categoria di tutti quei cibi contenenti carotenoidi e antiossidanti come il prezioso licopene, ottimo per contrastare i radicali liberi e addirittura con potenzialità di prevenzione tumorale. Un esempio perfetto sono i pomodori, ma anche le fragole, i peperoni o il melograno.
- Giallo-arancione è il gruppo a cui fanno capo tutti gli alimenti che contengono vitamine A, B 2 C, betacarotene e flavonoidi, utili per le difese immunitarie, per il benessere della pelle e della vista. Ne sono ricchi agrumi, carote, zucca, melone, albicocche e molti altri vegetali arancioni!
- Blu-viola è una nuance particolare che indica la presenza di antocianine e resveratolo, antiossidanti utili per la circolazione, con funzione anti-age e depurativa. Alcuni cibi di questo colore sono i mirtilli e i frutti di bosco in generale, l’uva e le prugne, e anche le bacche di açai.
- Verde è il colore degli alimenti ricchi di clorofilla, acido folico e ferro, preziosi sempre ma soprattutto, ad esempio, in gravidanza, per la loro azione antianemica. Ne sono ricchi broccoli, spinaci, cetrioli, kiwi, zucchine… nel caso di carenze, è possibile integrare con prodotti naturali e biologici ricchi di clorofilla come il tè matcha e la spirulina.
- Bianco, tipico di finocchi, cipolle, aglio, cavolfiore, ma anche mele, patate e banane, è la colorazione di quei vegetali che contengono polifenoli, flavonoidi e composti solforati, da cui spesso deriva anche un odore pungente – basti pensare ad aglio e cipolla, appunto. Sono molto utili sulla circolazione sanguigna e come regolatori naturali della pressione.
Come consumare i vegetali nella dieta dei colori
Importante ricordare che questi micronutrienti sono molto delicati: sarebbe meglio cercare di consumare questi alimenti in purezza, a crudo o con cotture brevi, in modo da preservarne i benefici. Al contrario, lunghe bolliture e cotture prolungate o eccesso di condimenti acidi e grassi potrebbero diminuirne l’efficacia benefica.
Altro aspetto fondamentale è la stagionalità: sempre bene scegliere prodotti freschi e di stagione piuttosto che intestardirsi a consumare le fragole in dicembre o le arance in estate.
In conclusione, si tratta di un modo simpatico e intuitivo di introdurre le famose “5 porzioni di frutta e verdura quotidiane” che dovrebbero togliere il medico di torno!
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