Yoga: iniziare a praticarlo per il benessere del corpo e della mente
Lo yoga è una pratica antica e complessa, con una storia di 5.000 anni che ha origine nell’antica filosofia indiana. Vari stili di yoga combinano posture fisiche, tecniche di respirazione e meditazione o rilassamento, con il fine di riprendere contatto con se stessi, con il mondo che ci circonda e la natura.
Esistono diversi tipi di yoga e molte discipline all’interno della pratica. Il fulcro è sempre il connubio tra corpo e mente, la consapevolezza di ciò che si sta facendo e l’intenzione con la quale si inizia a praticare.
Yoga: storia e origini
Nel mondo moderno, l’arte dello yoga proveniente dell’Asia meridionale si è espansa in tutti gli angoli del globo. Sebbene ora sia una forma popolare di esercizio e meditazione, non è sempre stato così.
Lo “Yoga Sutra“, un trattato di filosofia yogi vecchio di 2000 anni del sapiente indiano Patanjali, è una guida su come padroneggiare la mente, controllare le emozioni e crescere spiritualmente. Lo Yoga Sutra è la prima testimonianza scritta – in sanscrito antico – dello yoga, nonché uno dei testi più antichi esistenti, e fornisce la struttura per tutto lo yoga moderno.
Lo yoga è ben noto per le sue posture e pose, che però non erano il cuore delle tradizioni yoga originali in India. I praticanti e i seguaci della tradizione yogi avevano come obiettivo soprattutto il miglioramento dell’individuo in senso profondo, l’espansione dell’energia spirituale usando metodi di respirazione e concentrazione.
La tradizione iniziò a guadagnare popolarità in Occidente alla fine del XIX secolo. Un’esplosione di interesse per lo yoga posturale si è verificata negli anni ’20 e ’30, prima in India e poi in Occidente. Oggi è una disciplina definita “olistica”, tra le più amate e praticate.
Yoga: perché iniziare a praticarlo, la giusta motivazione
Di recente è diventato popolare come una forma di esercizio fisico, basato su pose – le asana – che promuovono una migliore propriocettività e uniscono i benefici “emozionali” a quelli puramente funzionali.
Ovviamente, lo yoga è molto di più che un buon allenamento di stretching e rinforzo muscolare, sebbene sia sicuramente utile a chi soffre di patologie osteoarticolari – come sciatalgie e dolori alla schiena – per il recupero da infortuni sportivi e, in generale, per migliorare la mobilità con delicatezza.
Sicuramente, quindi, va benissimo decidere di pratica lo yoga come allenamento fisico. Migliora la flessibilità e irrobustisce i muscoli, rendendo tutto l’apparato muscolo-scheletrico più efficiente, senza necessità di traumi o sforzi eccessivi come altri sport più “aggressivi”.
Non bisogna, però, prescindere dalla sua componente meditativa, perché si rischierebbe di banalizzare una filosofia splendida e complessa. Imparare a respirare correttamente e a concentrarsi sul momento presente, sull’asana che si sta cercando di costruire e realizzare passaggio dopo passaggio, questo è l’essenziale.
Questa consapevolezza, che richiama al concetto di mindfulness, implica la volontà di vivere la posa stessa non come il suo conseguimento e risultato – effettuare la posa stessa in modo corretto – ma come il “viaggio” per realizzarla, l’insieme dei passaggi e degli sforzi psico-fisici che ci permettono di metterla in atto.
Sul perché lo yoga faccia davvero bene e come fare ad iniziare a praticarlo anche comodamente a casa propria, abbiamo sentito il parere di Giulia Rizzi, insegnante di yoga e food blogger:
“Lo yoga è una disciplina completa e quello che lo rende speciale è la sua capacità di adattarsi ed essere inclusivo. Tutti possono fare yoga e trovare lo stile e l’approccio più adatto muovendo il corpo, imparando come usare il proprio respiro, meditando o usando altre tecniche. Tutto questo è yoga. Vale la pena avvicinarsi a questa disciplina perché quando si comincia a praticare, qualsiasi sia il punto di inizio, si innesca un effetto a catena che coinvolge anche altri aspetti della nostra vita rendendoci più ricettivi e più consapevoli.
Una parte bellissima dello yoga è la condivisione, è l’energia che si sviluppa in una pratica in presenza, ma quest’ultimo anno ci ha insegnato ad andare oltre i limiti e i confini, sentendoci vicini e uniti anche se non siamo nella stessa stanza. Come molti insegnanti, anche io ho portato le mie lezioni online e questa è un’ottima occasione per provare a praticare! Non serve molto in fondo, bastano un tappetino e la voglia di conoscersi un po’ meglio. Io consiglio sempre di praticare insieme a un insegnante, soprattutto all’inizio, in modo da essere guidati in sicurezza, nella speranza di tornare presto a muoverci insieme!”
Tipologie di yoga, quale scegliere?
Esistono tanti tipi e stili di yoga differenti. Ecco alcuni dei più diffusi:
- Ashtanga yoga – questo tipo di yoga utilizza antichi insegnamenti yoga ed è diventato popolare dagli anni ’70. L’Ashtanga applica sei sequenze stabilite di posture che collegano rapidamente ogni movimento al respiro.
- Bikram yoga – noto anche come yoga “caldo”, il Bikram si verifica in stanze riscaldate artificialmente a temperature di quasi 105 gradi e con il 40% di umidità.
- Hatha yoga – questo è un termine generico per qualsiasi tipo di yoga che insegna posture fisiche. Le lezioni di “Hatha” di solito servono come una delicata introduzione alle posture yoga di base.
- Iyengar yoga – questo tipo si concentra sulla ricerca del corretto allineamento in ogni posa utilizzando una gamma di oggetti di scena, come blocchi, coperte, cinghie, sedie e cuscini.
- Vinyasa yoga – si concentra sulla transizione tra le pose e ha un ritmo più sostenuto, inoltre si pratica attraverso più attività, dal canto o invocazione iniziale alla meditazione, poi le asana, il pranayama e la musica.
- Kripalu yoga – questo tipo insegna ai praticanti a conoscere, accettare e imparare dal corpo, guardandosi dentro. Le lezioni di solito iniziano con esercizi di respirazione e allungamenti delicati, seguiti da una serie di pose individuali e rilassamento finale.
- Yoga prenatale – lo yoga prenatale utilizza posture “dolci” che i professionisti hanno progettato per sostenere la salute delle donne in gravidanza.
- Yoga riparatore – questo è un metodo di yoga rilassante, che si compone di sole quattro o cinque pose semplici, usando oggetti di scena come coperte e cuscini per sprofondare in un profondo rilassamento senza esercitare sforzi per mantenere la posa. Viene utilizzato anche in alcune particolari tipologie di psicoterapia.
Yoga e alimentazione, la consapevolezza a tavola
Chi ama lo yoga e le discipline olistiche è, di norma, una persona attenta anche ad altri aspetti della propria vita: la sana alimentazione ne è uno dei principali, così come anche la volontà di ridurre il proprio impatto ambientale, o di portare avanti scelte etiche quali la dieta vegana.
Allenare il corpo e lo spirito, mangiare bene e preoccuparsi del benessere del mondo che ci circonda sono, infatti, tutte facce della stessa medaglia: uno stile di vita sano, positivo, attivo e collaborativo.
Nutrirsi bene è essenziale, prima e dopo la pratica, soprattutto per sessioni intense: meglio fare uno spuntino leggero ma energetico, scegliendo con cura alimenti freschi e naturali… ad esempio i nostri superfood biologici.
Per chi pratica la mattina prima di colazione, far seguire alla seduta di yoga una Açai Bowl colorata, gustosa e ricca di micronutrienti vegetali è un ottimo modo per reintegrare le scorte di energia!
Açai Chia Pudding
Tempo di preparazione: ~7 min
Preparato con solo 5 ingredienti e addolcito naturalmente con frutta! Ideale a colazione o come pasto a portar via per la giornata.
Ingredienti
- 2 cucchiai di semi di chia (20g)
- 1/2 tazza di latte di mandorle o altro latte vegetale (125ml)
- 2 misurini di bacche di açaí in polvere
- 1/2 banana in purea
- 1/2 banana tagliata a rondelle 6.5g semi di zucca
- 5g bacche di goji
- 5 mirtilli
Preparazione
Metti in un barattolo i semi di chia, l’ acai in polvere, la purea di mezza banana e il latte vegetale. Mescola bene con un cucchiaino per amalgamare tutti gli ingredienti. Chiudi con il tappo e agita con forza. Fai riposare in frigo per 1-8 ore. Una volta aperto completiamo la ricetta con il topping: la banana tagliata a rondelle, i semi di zucca, le bacche di goji, i mirtilli.
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