Pianta di Manuka: tutto quello che c’è da sapere
Il miele di Manuka è una particolare varietà di miele dalle straordinarie proprietà benefiche, questo miele viene prodotto quasi esclusivamente in Nuova Zelanda dove nasce e cresce la pianta di Manuka.
La Pianta di Manuka e dove si trova
La pianta di Manuka si trova soprattutto in Nuova Zelanda e in alcune zone dell’Australia.
Il suo nome botanico ufficiale è Leptospermum scoparium le fu attribuito da Thomas Cook a causa delle tipiche ramificazioni disordinate di questo arbusto che rimandavano alle ramazze.
L’inglese Cook sbarcò sulle coste neozelandesi nel 1769 e si occupò molto di questa pianta, di cui apprezzava soprattutto le foglie come tè.
Inoltre, la Manuka pianta ha avuto numerosi impieghi a scopi terapeutici noti sin dai tempi dei Maori e poi tramandati ai coloni inglesi.
La pianta di Manuka si può presentare in varie dimensioni. Come coltura di copertura di circa 5 cm fino a alberi di 15 metri.
Solitamente si presenta come arbusto la cui altezza varia dai 2 ai 5 metri.
Viene definita una “pianta pioniera” in grado di insediarsi per prima nelle aree deforestate.
In Nuova Zelanda esistono ampie zone collinose ricoperte da piante di Manuka, che regalano un profumo fragrante e nella stagione della fioritura le colline si trasformano in vallate di fiori bianchi.
La Manuka pianta offre l’habitat adeguato a numerosissime specie animali, tra cui le api che dal nettare di questa pianta ricavano un miele dalle straordinarie proprietà.
Per questo motivo gli apicoltori pongono i loro alveari in prossimità di queste piante nella natura incontaminate per produrre il Miele di Manuka.
Particolarità della pianta di Manuka
La Nuova Zelanda offre le più svariate condizioni climatiche.
La pianta di Manuka ha una crescita rapida e non è molto esigente per quanto riguarda la qualità del suolo, ma le caratteristiche dell’habitat dove cresce ne determina la qualità e la sua capacità antimicrobica.
Esistono territori sterminati in cui la la Manuka cresce senza alcun intervento esterno.
Infatti, la pianta stessa è in grado di produrre sostanze capace di difenderla da batteri, virus e funghi, per questo motivo è davvero inutile ogni uso di fertilizzanti e pesticidi per far crescere sana la pianta.
Di conseguenza anche in assenza del relativo marchio di certificazione biologica, il Miele di Manuka che ne risulta sarà comunque prodotto in maniera completamente ecologica.
Ciò che rende “attivo” un Miele di Manuka è ancora oggetto di accurate ricerche.
È stato scoperto il principio attivo responsabile delle sue capacità antibatteriche, il Metilgliossale, ma non è ancora chiaro quali siano le condizioni ambientali che inducono la pianta ad arricchire il suo nettare con questa sostanza.
Come viene raccolto il Miele di Manuka
La pianta di Manuka è robusta e adattabile capace di estendersi in larga misura nella natura incontaminata.
Gli apicoltori posizionano i loro alveari nelle vicinanze di queste piante.
La Manuka pianta fiorisce a metà novembre circa e il processo di fioritura dura 4 settimane.
Appena il fiore si apre il nettare arriva sulla punta del fiore. L’ape che si posa sul fiore ne estrae il nettare e lo porta con sé nell’alveare.
Il fiore cadrà ma si schiuderanno altri occhielli lungo la pianta di Manuka, creando moltissime ricrescite nel cespuglio.
L’ape nell’alveare rigurgiterà il nettare e lascerà il compito alle api operaie di elaborare il nettare e trasformarlo in miele che poi verrà immagazzinato nei favi.
La lavorazione dell’uomo inizia dove finisce quella dell’ape, dopo che le api hanno immagazzinato il miele nei favi.
Da questa pianta si ricava un prodotto straordinario, un miele che deve al Metilgliossale il suo potente effetto antimicrobico capace di sostenere le nostre difese e renderci più forti.
Che cosa è il Metilgliossale?
Un team di chimici alimentari del Politecnico di Dresda guidati da Thomas Henle è riuscito a far luce ed identificare il fattore unico di Manuka come il Metilgliossale.
Il metilgliossale è il principio attivo presente nel miele di Manuka responsabile della sua potente capacità antibatterica e che lo differenzia da qualsiasi altro miele al mondo.
La quantificazione del Metilgliossale avviene in termini assoluti, infatti oggi si può determinare in modo esatto la percentuale di metilgliossale in una data dose di miele (es. 100 mg di Metilgliossale in 1 kg di miele).
La potenza del Miele di Manuka è data dalla concentrazione di Metilgliossale al suo interno.
Come abbiamo già detto non è ancora chiaro quali siano le condizioni ambientali che inducono la pianta ad arricchire il suo nettare con questa sostanza.
Questo è ancora oggi oggetto di numerose ricerche di molti ricercatori.
Sembra che lo “stress” della pianta favorisca un contenuto elevato di metilgliossale nel miele di Manuka.
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