Come aprire un negozio di prodotti alimentari biologici

Come aprire un negozio di prodotti alimentari biologici

I prodotti naturali sono, oggi, un mercato fiorente grazie alla sempre maggiore consapevolezza dei consumatori: ti spieghiamo, quindi, come aprire un negozio di prodotti alimentari biologici.

Entrare nel business del food bio è oggi un’idea molto interessante, sia come possibilità di sviluppo e guadagni, sia perché è un ambito appassionante.

Ma cosa bisogna sapere e quali documenti è necessario avere per poter iniziare?

Documenti e certificazioni per un negozio bio

Al contrario ad esempio di farmacie e parafarmacie, non sono necessari titoli di studio specifici per aprire un negozio di prodotti alimentari biologici. Nonostante questo, avvalersi della collaborazione o della consulenza di un nutrizionista può essere un vantaggio rispetto alla concorrenza.

L’unico vincolo è la frequentazione e il conseguimento dell’attestato di partecipazione al corso per la Somministrazione di Alimenti e Bevande (SAB).

L’iter burocratico è quello classico per l’apertura di qualsiasi esercizio commerciale:

  • bisogna aprire P.IVA e iscriversi alla Camera di Commercio,
  • è necessario segnalare al proprio Comune di appartenenza l’inizio dell’attività (SCIA),
  • bisogna possedere l’idoneità al commercio alimentare, ottenibile frequentando il corso SAB, e conseguirne poi l’attestato. Per chi ha lavorato per almeno 2 anni negli ultimi 5 anni già all’interno del settore alimentare, il corso diventa facoltativo.
  • c’è l’obbligo di richiedere autorizzazione sanitaria all’ASL di competenza.

Consigli per aprire un alimentario bio di successo

In primis, è bene valutare se si vuole aprire un punto vendita indipendente oppure candidarsi per entrare in un franchising.

La differenza è soprattutto legata alla libertà di scelta dei prodotti, delle politiche di prezzi, dell’immagine stessa del negozio: ovviamente, rimanere indipendenti fa sì che la propria bio-bottega sia davvero personale e personalizzata.

La via del franchising, tuttavia, non è da sottovalutare: con costi di ingresso abbordabili, consente di snellire molte procedure e di avere un pacchetto chiavi in mano, dagli arredi alla fornitura dei prodotti.

Una volta presa questa prima decisione, ecco alcuni spunti per muovere i primi passi:

  • La scelta della location è fondamentale: un luogo luminoso, accogliente, della dimensione giusta per il traffico di clienti che si stima di avere, è il primo biglietto da visita per farsi scegliere.
  • La posizione del negozio è essenziale, meglio se in un punto di buon passaggio ma magari non eccessivamente centrale, per contenere i costi di affitto o acquisto dello spazio stesso.
  • Attenzione anche a non posizionarsi troppo vicino ad altri punti vendita di alimenti simili, con il rischio di saturare la zona con la propria offerta e di avere, quindi, poca clientela.
  • Bisogna scegliere bene i prodotti da presentare alla clientela, fidarsi dei fornitori e acquistare solo referenze della qui bontà si possa garantire personalmente. Chi entra in un negozio bio è pronto a spendere un po’ di più ma solo a fronte di una reale qualità, sicurezza e sostenibilità del prodotto.
  • La certificazione “Biologico” dei prodotti è la conditio sine qua non della messa a scaffale: affidatevi solo a fornitori seri e trasparenti, che si appoggiano ad enti seri come AIAB.
  • Un grande plus è la capacità di spiegare i prodotti: un consiglio su utilizzi, proprietà e ricette fa sempre piacere al cliente indeciso!
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